Nel corso dell’esperienza universitaria, molti studenti sentono il bisogno di affrontare un periodo di formazione all’estero: per curiosità, per la voglia di esplorare un nuovo paese, per fare una nuova esperienza… e così, anche io ad agosto sono partita per affrontare il mio semestre di studio a Londra. All’entusiasmo si aggiunge un velo di dispiacere, quello di lasciare sospesi tanti progetti e iniziative a cui si stava lavorando e, tra questi, il bellissimo percorso avviato con i giovani della FASI.
È proprio vero, però, che viaggiare è sempre un’esperienza stimolante e che c’è sempre tanto da scoprire e imparare. Nel mio caso, infatti, l’esperienza londinese è stata l’occasione per incontrare una realtà che forse non avrei mai conosciuto diversamente: il fresco ed energico gruppo Sardinian Embassy of London, il rinato circolo dei sardi a Londra. Mi fa piacere, quindi, utilizzare questo spazio per raccontarvi come li ho conosciuti, le belle attività che portano avanti in UK e, soprattutto, iniziare a riflettere su come potremmo costruire una rete con i tanti giovani sardi che vivono all’estero.
Il caso ha voluto che proprio durante il mio soggiorno inglese venisse presentato a Londra il progetto Sardinia Everywhere, sviluppato dalla Regione Sardegna con l’obiettivo di promuovere le relazioni tra i circoli degli emigrati sardi e la Sardegna al fine di valorizzare le energie e le professionalità sarde nel mondo. Nella stessa occasione è stato inoltre presentato il direttivo della nuova associazione Sardinian Embassy of London.
Appena arrivata, da sola, nel suggestivo edificio dell’Istituto di Cultura Italiana a Londra, dove si è svolto l’evento, ho subito percepito un clima conviviale ed energico e, con l’aiuto della colazione di benvenuto (finalmente una tazza di caffè come si deve…) e della gioiosa accoglienza sarda, dopo pochi minuti mi sembrava di conoscere già tutti!
L’evento è stato molto interessante e credo che il progetto Sardinia Everywhere meriti di essere approfondito e sviluppato al meglio, rendendosi sempre più necessaria la costruzione di un solido ponte tra l’isola e l’Europa. Abbiamo ascoltato tante proposte, tante idee già in atto e tante altre da costruire e abbiamo infine conosciuto il direttivo del nuovo circolo. Quest’ultimo momento si è rivelato particolarmente emozionante perché, dopo essere stati chiamati uno ad uno dal Presidente, ho guardato verso il palco e ho visto un direttivo composto da ragazzi giovani ed entusiasti: consapevole delle difficoltà che riscontriamo in Italia nel coinvolgimento dei giovani e, d’altra parte, la difficoltà nel dare sufficiente spazio a coloro che invece decidono di impegnarsi, vedere questo gruppo di ragazzi pronti a dare vita a un progetto così ambizioso come quello di organizzarsi per promuovere la cultura sarda a Londra è stata una ventata di freschezza, speranza e soddisfazione.
Ho avuto modo di chiacchierare con alcuni di loro e ho ascoltato storie familiari, quelle di ragazzi che lasciano la terra amata e gli affetti per raggiungere un luogo capace di dar loro più possibilità e un futuro più solido, così come è successo a tanti di noi, oggi e in passato, che dalla Sardegna hanno raggiunto Torino, Milano, Firenze…. Ho ascoltato però anche altre storie, ancora più difficili, di chi, avendo già un lavoro e una famiglia, è partito verso Londra da adulto per le condizioni causate dalla crisi economica che ancora non ha smesso di colpire la nostra terra.
Credo fortemente che ci siano coraggio e dignità in ognuna di queste scelte, non sempre così facili, e che avere la voglia e il desiderio, una volta partiti, di impegnarsi ancora perché la Sardegna recuperi e valorizzi ogni sua risorsa sia una decisione lodevole e generosa, attestante un grande sentimento di affezione nei confronti della terra natia.
Colgo quindi l’occasione per suggerirvi di seguire le attività del gruppo londinese sulla loro pagina Facebook Sardinian Embassy of London, al fine di conoscerci meglio e dare vita, insieme alle diverse realtà presenti in Europa e nel mondo, a una rete di contatti e scambi di esperienze utili a realizzare i comuni obiettivi di supporto agli emigrati sardi e promozione della Sardegna.
Federica Sanna