Discovering Sardinia: le eccellenze del sassarese protagoniste a Torino

Dopo l’incoraggiante inizio di Firenze si è tenuto sabato 19 Maggio a Torino, presso il centro congressi dell’Unione Industriale, il secondo incontro di “Discovering Sardinia”, il progetto ideato e organizzato dal Coordinamento Giovani della F.A.S.I. e giunto alla sua ideale metà con due incontri svolti e due che si svolgeranno dopo l’estate.

L’evento torinese, guidato da Mattia Lilliu e svoltosi nella mattinata, è riuscito a mettere ben in evidenza (secondo quanto emerso dai questionari di gradimento sottoposti al pubblico) le peculiarità e la vitalità produttiva e associativa della provincia di Sassari che si è dimostrata essere un pullulare di iniziative e manifestazioni che ha lasciato sorpreso il pubblico.

Dopo i saluti di Maurizio Sechi, vicepresidente della F.A.S.I. la parola è passata ai relatori: per la sezione dedicata all’arte a Francesca Concas (docente di Storia dell’Arte) che ha messo in evidenza le bellezze storico-artistiche del territorio ha fatto da contraltare la settima arte con Carlo Dessì e Marta Manconi del Sardinia Film Festival che hanno illustrato la storia e le attività di questo importante festival giunto ormai alla sua dodicesima edizione. Apprezzatissimo l’intervento di Simone Pisano, docente di linguistica applicata, fonetica e fonologia dell’Università Marconi di Roma che ha illustrato le peculiarità di un territorio in cui convivono la parlata sardo logudorese, il gallurese e il catalano di Alghero.

Ha fatto seguito Marco Pinna, esperto di reti associative e turismo, con una panoramica sul variegato mondo dell’associazionismo della provincia, passando dai comitati per le feste patronali ad associazioni di promozione sociale e culturale, fino ad associazioni motoristiche attive nel calendario eventi territoriale. Dopo di lui Giuseppe Bonanno, responsabile del progetto Food Forest per il recupero dell’agrumeto di Giuseppe Garibaldi, ha presentato l’eroe dei due mondi nell’insolita veste di contadino, spiegando lavori e tecniche messe in atto per rendere coltivabile l’isola di Caprera e annunciando la partenza del crowd-founding per reperire fondi utili alla realizzazione del progetto.

Sara Nicole Cancedda ha poi introdotto l’ambito di ambiente e innovazione. Su questo argomento sono intervenuti Carlo Gaspa e Paolo Costa, rispettivamente fondatore di Eager e addetto alle pubbliche relazioni di Haert of Sardinia: un ambizioso progetto che si sta occupando di censire, raccontare e valorizzare tramite un’applicazione per dispositivi mobili i siti di interesse naturalistico, storico e culturale della Sardegna con l’obbiettivo di creare una rete turistica che permetta la destagionalizzazione dei flussi turistici e la valorizzazione di angoli poco conosciuti dell’Isola.

Con una leggera variazione sul programma si è poi passati all’ambito musicale con una breve introduzione su alcune grandi realtà musicali del Nord Sardegna a cura di Mavy Mereu seguita da Mattia Pianezzi, stage manager di Time in Jazz che ha fatto una panoramica su questa importante realtà musicale nata a Berchidda e che ha coinvolto con il tempo numerosi altri paesi, territori, persone ed artisti, rendendosi al pari di evento musicale, anche un evento sociale con avvicinamento tra artisti e pubblico e con la capacità di mettere insieme gruppi di volontari ed organizzatori sempre più grandi ed affiatati.

L’ultima parte, dedicata all’enologia, è stata affrontata da Enrico Corona che ha presentato la produzione e le eccellenze viti-vinicole della provincia indicando, numeri alla mano, quantità di vini prodotti, tipi di uvaggi a coltura e le DOCG, DOC e IGT del territorio. Passando quindi per le varie zone e coltivazioni, è arrivato il turno di Marco Montali, export manager della cantina Siddura di Luogosanto che ha presentato l’azienda, gli ideali che ne stanno alla base e le eccellenze della produzione riconosciute in numerosi concorsi internazionali.

Nella sala Piramide era presente un nutrito e variegato pubblico, con una considerevole presenza di giovani che ha lasciato soddisfatti gli organizzatori. Numeri importanti anche per il pubblico sul web (grazie alla diretta streaming curata da Michele Carta) che ha seguito l’evento in misura maggiore rispetto al precedente appuntamento, segno che il primo evento è riuscito ad incuriosire il pubblico e le iniziative collaterali di pubblicazione di brevi interviste (a cura di Irio Pusceddu) ai relatori hanno portato maggiore seguito alla pagine ufficiali del progetto di Bye Sardegna e FASI da cui vengono rilanciati i contenuti. Già nel primo pomeriggio i video della diretta trasmessi dalle pagine Facebook di Bye Sardegna e YouTG.net avevano totalizzato oltre mille visualizzazioni e le prospettive per i prossimi eventi sono di ulteriore crescita.

Anche per questo evento un elevato gradimento del pubblico in sala è emerso dai questionari anonimi consegnati ai partecipanti, segno che la formula studiata dai Giovani FASI è risultata essere ben bilanciata.

Prossimi appuntamenti dopo l’estate a Bologna e Milano per gli incontri sulla provincia di Oristano e Cagliari.

Michele Carta

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