Sabato 25 gennaio 2020 a Lecco prende il via il progetto regionale “Sardigna in su coro” ideato, promosso e curato dal Coordinamento Nazionale Giovani della F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia). L’iniziativa nasce dalla volontà di dare, anche da parte delle nuove generazioni del mondo dell’emigrazione, un marcato rilievo al patrimonio territoriale e culturale sardo con le sue specificità. Il progetto prevede l’individuazione di alcune tematiche da approfondire e, grazie a un contest fotografico e video, sviluppare un racconto per immagini dell’isola.
La Sardegna e il suo territorio, con le sue pluralità di vita, con i suoi ritmi e relazioni può essere attraversata in maniera frettolosa e distratta oppure ammirata, vissuta, lasciata, amata da lontano e cambiata. Questo progetto vuole offrire a chi la guarda e osserva l’occasione di riscoprire l’isola con occhi nuovi, oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista. Sguardi diversi attraverso i quali spingere i giovani sardi lontani a ricercare il legame con la terra dei genitori, spingerli a visitare il territorio non semplicemente andando in vacanza in estate come spesso accade.
“Con Sardigna in su coro vogliamo mettere al centro la Sardegna di oggi, contemporanea e mettere in luce i punti forza” ha dichiarato Mattia Lilliu che riveste la carica di Coordinatore Giovani della rete F.A.S.I. “Cercheremo di dare una visione alternativa della nostra isola, che vada oltre lo stereotipo del bel mare dando spazio a realtà inedite, eccellenze del territorio, aspetti innovativi. Attraverso il linguaggio universale della fotografia e dei video che, sviluppandosi interamente sul web, si rivolge ad un pubblico mondiale ed eterogeneo per preparazione tecnica e livelli di comunicazione”.
Sabato 25 gennaio 2020 a Lecco prende il via il progetto regionale “Sardigna in su coro” ideato, promosso e curato dal Coordinamento Nazionale Giovani della F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia). L’iniziativa nasce dalla volontà di dare, anche da parte delle nuove generazioni del mondo dell’emigrazione, un marcato rilievo al patrimonio territoriale e culturale sardo con le sue specificità. Il progetto prevede l’individuazione di alcune tematiche da approfondire e, grazie a un contest fotografico e video, sviluppare un racconto per immagini dell’isola.
La Sardegna e il suo territorio, con le sue pluralità di vita, con i suoi ritmi e relazioni può essere attraversata in maniera frettolosa e distratta oppure ammirata, vissuta, lasciata, amata da lontano e cambiata. Questo progetto vuole offrire a chi la guarda e osserva l’occasione di riscoprire l’isola con occhi nuovi, oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista. Sguardi diversi attraverso i quali spingere i giovani sardi lontani a ricercare il legame con la terra dei genitori, spingerli a visitare il territorio non semplicemente andando in vacanza in estate come spesso accade.
“Con Sardigna in su coro vogliamo mettere al centro la Sardegna di oggi, contemporanea e mettere in luce i punti forza” ha dichiarato Mattia Lilliu che riveste la carica di Coordinatore Giovani della rete F.A.S.I. “Cercheremo di dare una visione alternativa della nostra isola, che vada oltre lo stereotipo del bel mare dando spazio a realtà inedite, eccellenze del territorio, aspetti innovativi. Attraverso il linguaggio universale della fotografia e dei video che, sviluppandosi interamente sul web, si rivolge ad un pubblico mondiale ed eterogeneo per preparazione tecnica e livelli di comunicazione”.
Il progetto segue la linea tracciata dai progetti “Discovering Sardinia” e “No photo reposare – Le stagioni della Sardegna” entrambi incentrati sulla promozione del territorio isolano fra i giovani emigrati. Stimolare le nuove generazioni sui temi del turismo culturale e della sua destagionalizzazione è da sempre al centro delle attività della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (www.fasi-italia.it) e del Coordinamento Giovani, particolarmente sensibile alla tutela del patrimonio artistico e culturale, al rispetto delle tradizioni e a uno sviluppo di un turismo non solo balneare in Sardegna.